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Autore La meglio gioventù
OneDas

Reg.: 24 Ott 2001
Messaggi: 4394
Da: Roma (RM)
Inviato: 16-06-2003 23:52  
"Non ci siamo posti come obiettivo quello di fare un romanzo, ma siamo partiti dal cuore di una storia, la nostra storia, quella che era dentro di noi. Così è nata La meglio gioventù"

Stefano Rulli - cosceneggiatore
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tu che lo vendi, cosa ti compri di migliore ?

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DrCalamaro

Reg.: 14 Giu 2002
Messaggi: 2077
Da: ge (GE)
Inviato: 19-06-2003 15:46  
Bene, ecco la mia recensione:

La meglio gioventù
di DR Calamaro

Con "La meglio gioventù" la cinematografia italiana, finalmente, può annoverare tra le sue opere un film di ampio respiro, capace di leggere la storia senza pregiudizi o isterismi da tifoso, capace di fornire l'affresco di un'epoca storica che abbraccia gli ultimi quarant'anni delle tormentate vicende italiane. Ma l'opera diretta da Marco Tullio Giordana, magistralmente sceneggiata da Sandro Petraglia e Stefano Rulli, non è una fredda disamina dei fatti che vanno dall'alluvione di Firenze del 1966 fino alle vicende di tangentopoli. Il regista milanese, ci racconta della contestazione giovanile del '68, della nascita del terrorismo e del suo svilupparsi come un bubbone maligno, della crisi della Fiat all'inizio degli anni '80, di Tangentopoli, della protesta fiscale di un Bossi prima maniera, della strage del giudice Falcone e della sua scorta. E lo fa con la passione e il sentimento dei personaggi che costellano il film, i quali vivono queste vicende ora da protagonisti ora da inerti osservatori, avendo a che fare con i piccoli e grandi problemi quotidiani. Personaggi che attraversano la storia con il coraggio di chi vuol tentare di cambiare qualcosa, il coraggio di lasciare anche solo un'ombra che possa contribuire a modificare il presente per migliorare il futuro, o vi rimangono ai margini perché troppo impegnati a trovare in sé stessi un senso alla vita che stanno vivendo.
Tutto ciò è reso meravigliosamente ne "La meglio gioventù". Perché questo è un film meraviglioso. Meraviglioso e commovente grazie ad una fotografia calda e palpitante che partecipa delle emozioni dei personaggi; coinvolgente grazie a dei dialoghi che colpiscono per l'originalità e la profondità, sempre appropriati alle vicende che si raccontano, mai sopra le righe, appassionanti e significativi nei frequenti duetti tra i bravissimi attori, amari e disincantati quando il copione si concede momenti didascalici dedicati alla futura memoria dello spettatore; trascinante per merito degli attori che a poco a poco che il film incede, raggiungono ottimi livelli nell'arte della recitazione. Interpreti tutti bravissimi: dai collaudati Luigi Lo Cascio, Andrea Tidona e Fabrizio Gifuni, ai quasi esordienti Alessio Boni (una maschera che non dimenticheremo), Sonia Bergamasco, Maya Sansa, Claudio Gioè, Jasmine Trinca (una conferma dopo la prova ne "La stanza del figlio"). Sul cast mi permetto di soffermarmi ulteriormente, perché raramente in una produzione italiana si riesce a riunire tanti bravi attori. La felice scelta della produzione, oltre ad essere ricaduta sui nomi già citati, ha colpito in pieno nel segno scegliendo Adriana Asti nel ruolo della madre, così italiana ma anche così moderna, un personaggio che l'attrice milanese disegna sublimamente e che a buon ragione può incastonare come magnifico suggello di una carriera già nobile ed illustre.
"La meglio gioventù" è anche un film colto e consapevole. Meritovele di affrontare tematiche che hanno attraversato e modificato, anche con brucianti lacerazioni, il costume italiano - questioni come l'apertura dei manicomi (Nicola, interpretato da Lo Cascio è un discepolo di Franco Basaglia) o la piaga dell'inquinamento industriale o l'accettazione dell'omosessualità come diversità e non come malattia.
Il film è anche un omaggio a maestri italiani del cinema, spesso citati più o meno direttamente: il Pasolini poeta ("La meglio gioventù" è il titolo di una raccolta di liriche del poeta friulano) ma anche il Pasolini cineasta, Rossellini, Scola e soprattutto Visconti a cui il film sembra quasi ispirarsi. Il Visconti di "Rocco e i suoi fratelli" ma soprattutto il Visconti de "Il Gattopardo". Il metodo di analisi è lo stesso, ed eguali sono le conclusioni alle quali sembra giungere. Sono quelle enunciate da uno dei primi inquisiti per le tangenti milanesi, il quale, durante lo svolgimento di una perizia psichiatrica, sembra parafrasare Tommasi da Lampedusa affermando che niente è cambiato e che, chi fino ad allora ha prosperato, brigando ed imbrogliando, continuerà, tranquillamente, a prosperare.
Insomma, "La meglio gioventù", vincitore a Cannes 2003 nella prestigiosa sezione "Un certain regard", è un grande film, frutto della felice collaborazione tra pubblico e privato, prodotto da Rai Fiction con la collaborazione di Angelo Barbagallo, che speriamo diventi l'apripista di future ulteriori opere similari.



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La carne è grassa, lo spirito è lieto.

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OneDas

Reg.: 24 Ott 2001
Messaggi: 4394
Da: Roma (RM)
Inviato: 26-06-2003 16:18  
quote:
In data 2003-06-19 15:46, DrCalamaro scrive:
Bene, ecco la mia recensione:

La meglio gioventù
di DR Calamaro

Con "La meglio gioventù" la cinematografia italiana, finalmente, può annoverare tra le sue opere un film di ampio respiro, capace di leggere la storia senza pregiudizi o isterismi da tifoso, capace di fornire l'affresco di un'epoca storica che abbraccia gli ultimi quarant'anni delle tormentate vicende italiane. Ma l'opera diretta da Marco Tullio Giordana, magistralmente sceneggiata da Sandro Petraglia e Stefano Rulli, non è una fredda disamina dei fatti che vanno dall'alluvione di Firenze del 1966 fino alle vicende di tangentopoli. Il regista milanese, ci racconta della contestazione giovanile del '68, della nascita del terrorismo e del suo svilupparsi come un bubbone maligno, della crisi della Fiat all'inizio degli anni '80, di Tangentopoli, della protesta fiscale di un Bossi prima maniera, della strage del giudice Falcone e della sua scorta. E lo fa con la passione e il sentimento dei personaggi che costellano il film, i quali vivono queste vicende ora da protagonisti ora da inerti osservatori, avendo a che fare con i piccoli e grandi problemi quotidiani. Personaggi che attraversano la storia con il coraggio di chi vuol tentare di cambiare qualcosa, il coraggio di lasciare anche solo un'ombra che possa contribuire a modificare il presente per migliorare il futuro, o vi rimangono ai margini perché troppo impegnati a trovare in sé stessi un senso alla vita che stanno vivendo.
Tutto ciò è reso meravigliosamente ne "La meglio gioventù". Perché questo è un film meraviglioso. Meraviglioso e commovente grazie ad una fotografia calda e palpitante che partecipa delle emozioni dei personaggi; coinvolgente grazie a dei dialoghi che colpiscono per l'originalità e la profondità, sempre appropriati alle vicende che si raccontano, mai sopra le righe, appassionanti e significativi nei frequenti duetti tra i bravissimi attori, amari e disincantati quando il copione si concede momenti didascalici dedicati alla futura memoria dello spettatore; trascinante per merito degli attori che a poco a poco che il film incede, raggiungono ottimi livelli nell'arte della recitazione. Interpreti tutti bravissimi: dai collaudati Luigi Lo Cascio, Andrea Tidona e Fabrizio Gifuni, ai quasi esordienti Alessio Boni (una maschera che non dimenticheremo), Sonia Bergamasco, Maya Sansa, Claudio Gioè, Jasmine Trinca (una conferma dopo la prova ne "La stanza del figlio"). Sul cast mi permetto di soffermarmi ulteriormente, perché raramente in una produzione italiana si riesce a riunire tanti bravi attori. La felice scelta della produzione, oltre ad essere ricaduta sui nomi già citati, ha colpito in pieno nel segno scegliendo Adriana Asti nel ruolo della madre, così italiana ma anche così moderna, un personaggio che l'attrice milanese disegna sublimamente e che a buon ragione può incastonare come magnifico suggello di una carriera già nobile ed illustre.
"La meglio gioventù" è anche un film colto e consapevole. Meritovele di affrontare tematiche che hanno attraversato e modificato, anche con brucianti lacerazioni, il costume italiano - questioni come l'apertura dei manicomi (Nicola, interpretato da Lo Cascio è un discepolo di Franco Basaglia) o la piaga dell'inquinamento industriale o l'accettazione dell'omosessualità come diversità e non come malattia.
Il film è anche un omaggio a maestri italiani del cinema, spesso citati più o meno direttamente: il Pasolini poeta ("La meglio gioventù" è il titolo di una raccolta di liriche del poeta friulano) ma anche il Pasolini cineasta, Rossellini, Scola e soprattutto Visconti a cui il film sembra quasi ispirarsi. Il Visconti di "Rocco e i suoi fratelli" ma soprattutto il Visconti de "Il Gattopardo". Il metodo di analisi è lo stesso, ed eguali sono le conclusioni alle quali sembra giungere. Sono quelle enunciate da uno dei primi inquisiti per le tangenti milanesi, il quale, durante lo svolgimento di una perizia psichiatrica, sembra parafrasare Tommasi da Lampedusa affermando che niente è cambiato e che, chi fino ad allora ha prosperato, brigando ed imbrogliando, continuerà, tranquillamente, a prosperare.
Insomma, "La meglio gioventù", vincitore a Cannes 2003 nella prestigiosa sezione "Un certain regard", è un grande film, frutto della felice collaborazione tra pubblico e privato, prodotto da Rai Fiction con la collaborazione di Angelo Barbagallo, che speriamo diventi l'apripista di future ulteriori opere similari.






però, veramente bella !
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DrCalamaro

Reg.: 14 Giu 2002
Messaggi: 2077
Da: ge (GE)
Inviato: 26-06-2003 16:25  
Grazie dash! E' difficile, però sto imparando come si fa a postare delle recensioni......alla faccia di quelli che copiano, farabutti pagliacci che non hanno un briciolo di dignità.
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La carne è grassa, lo spirito è lieto.

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madymask

Reg.: 16 Lug 2002
Messaggi: 3798
Da: napoli (NA)
Inviato: 26-06-2003 16:26  
quote:
In data 2003-06-13 18:47, Daniel scrive:
quote:
In data 2003-06-13 18:45, anakin scrive:
6 ore???????




già ... in teoria è stato pensato per la TV



Già ho letto che all'ultimo momento hanno deciso, perchè troppo bello, di non darlo come FilmTV, ma di darlo al cinema in 2 puntate, però già fra sette mesi lo danno in TV!!
Quindi conviene aspettare!
Ah, non dimenticate di conservare il biglietto per la seconda parte, risparmiate qualcosa!
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"Voglio diventare l'idolo dei ragazzi poveri di Napoli, perche' loro sono com'ero io quando vivevo a Buenos Aires."
(Diego Armando Maradona)
FORZA DIEGO!!

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OneDas

Reg.: 24 Ott 2001
Messaggi: 4394
Da: Roma (RM)
Inviato: 26-06-2003 16:46  
quote:
In data 2003-06-26 16:25, DrCalamaro scrive:
alla faccia di quelli che copiano, farabutti pagliacci che non hanno un briciolo di dignità.



bastardi, senza nerbo, dei molluschi direi...
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OneDas

Reg.: 24 Ott 2001
Messaggi: 4394
Da: Roma (RM)
Inviato: 29-06-2003 17:00  
allora ragazzi, nessuno ancora ha mosso il culo per andarlo a vedere ???
guardate che quest'anno vi boccio tutti !!!!
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mallory

Reg.: 18 Feb 2002
Messaggi: 6334
Da: Genova (GE)
Inviato: 29-06-2003 17:09  
quote:
In data 2003-06-26 16:25, DrCalamaro scrive:
Grazie dash! E' difficile, però sto imparando come si fa a postare delle recensioni......alla faccia di quelli che copiano, farabutti pagliacci che non hanno un briciolo di dignità.




a dire il vero, mi ricorda il componimento deviato e poco critico di un altro recensore che un tempo scrisse qualcosa di estremamente emotivo come l'analisi de La grande illusione.

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OneDas

Reg.: 24 Ott 2001
Messaggi: 4394
Da: Roma (RM)
Inviato: 29-06-2003 17:15  
quote:
In data 2003-06-29 17:09, mallory scrive:
quote:
In data 2003-06-26 16:25, DrCalamaro scrive:
Grazie dash! E' difficile, però sto imparando come si fa a postare delle recensioni......alla faccia di quelli che copiano, farabutti pagliacci che non hanno un briciolo di dignità.




a dire il vero, mi ricorda il componimento deviato e poco critico di un altro recensore che un tempo scrisse qualcosa di estremamente emotivo come l'analisi de La grande illusione.




renoir l'ho visto sotto l'effetto dell'assenzio, m.t. giordana dopo essermi scolato tre calici di uno spumantino che producono a frascati...
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mallory

Reg.: 18 Feb 2002
Messaggi: 6334
Da: Genova (GE)
Inviato: 29-06-2003 17:16  
ok mi hai convinto, andrò a vederlo.
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Tristam
ex "mattia"

Reg.: 15 Apr 2002
Messaggi: 10671
Da: genova (GE)
Inviato: 29-06-2003 17:19  
quote:
In data 2003-06-26 16:46, OneDas scrive:
quote:
In data 2003-06-26 16:25, DrCalamaro scrive:
alla faccia di quelli che copiano, farabutti pagliacci che non hanno un briciolo di dignità.



bastardi, senza nerbo, dei molluschi direi...





state insinuando nei mie confronti eh?!
bastardi!
calamaro, bel copia e incolla, il tuo migliore insieme a Zona di Guerra...
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"C'è una sola cosa che prendo sul serio qui, e cioè l'impegno che ho dato a xxxxxxxx e a cercare di farlo nel miglior modo possibile"

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mallory

Reg.: 18 Feb 2002
Messaggi: 6334
Da: Genova (GE)
Inviato: 29-06-2003 17:24  

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Daniel


Reg.: 14 Feb 2003
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Da: Nuoro (NU)
Inviato: 30-06-2003 03:42  
Ho visto la prima parte ... attendo di vedere la seconda per tirare le somme ... Cmq il tutto non è molto positivo ... Scivola via che è un piacere ma alcune scelte stilistiche sono estremamente televisive e pressochè inutili per il continuum narrativo ... su tutte la scena del matrimonio molto azzardata e troppo patetica (nel senso letterale del termine) ... attendiamo gli svolgimenti dopo il 1980 ...
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Daniel


Reg.: 14 Feb 2003
Messaggi: 4301
Da: Nuoro (NU)
Inviato: 04-07-2003 02:34  
Ok questo supplizio è terminato sono uscito dalla sala un po' frastornato e francamente deluso ... gli ultimi 20 anni di questo secondo atto sono un mezzo per raggiungere la riconciliazione e costruzione familiare. Il tutto è patinato non manca nulla : morti, ritorni, perdoni, gravidanze (eccheminchia) tutto si sa dalla prima scena ... tutto è limpidissimo ... ogni inquadratua preannuncia la prossima e il finale che vuole essere a chiusura d'anello sà di ovvietà sconfinata ... altro appunto : vogliamo parlare della scena 'fortemente simbolica' ( ) di LoCascio e Sansa con fastasma a seguito ... una sorta di Un posto al sole recitato e girato con 'mestiere' ... ma cmq mero prodotto televisivo e girato per quel tipo di medium e che concerne una dovuta fruizione che non è la stessa del cinema!!!
A mio avviso se l'intenzione di Giordana era quella di girare un'opera televisiva con potenza cinematografica ha fallito in toto ... Mi chiedo se la proiezione nelle sale era davvero neccessaria!!

Detto ciò non me ne vogliano il Calaminghius e One ...


PS: (concedetemela) Jasmine Trinca 40 enne è credibile quanto l'eterosessualità della DeFilippi
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OneDas

Reg.: 24 Ott 2001
Messaggi: 4394
Da: Roma (RM)
Inviato: 04-07-2003 10:22  
40 anni e più di vita sono attraversati da piccoli e grandi drammi, familiari, cittadini, nazionali, mondiali. non mi sembra che la famiglia descritta da Giordana si ponga al di fuori della media, forse c'è un eccesso di drammatizzazione ma siccome si tratta di un film e non di un reportage, trovo che gli si possa perdonare.

sono felice per te anzi ti invidio, Daniel, che vedi così poca televisione, perchè giudicare la meglio gioventù un mero prodotto televisivo, pur se di "mestiere" è francamente ingeneroso.
Il film di Giordana ha dialoghi di altissima qualità, mai banali sempre in tono con la situazione in cui sono inseriti. Insomma, magari ce ne fossero, anche della metà del valore, nei prodotti televisivi a cui ci hanno abituato.

Certamente il trucco degli attori è un punto debole del film,, ma penso che sia stata una scelta estetica quella di non camuffare eccesivamente gli interpreti e cmq, pemetttimi, rispetto al valore storico del film, trovo francamente che sia un dettaglio trascurabile.
Ci sono 40 anni di storia italiana affrontata senza isterismi e con un sopportabile grado di partigianeria, scusami ma non è poco.
Grazie cmq per alimentare questo topic



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